SempliceMente Lu

SempliceMente Lu

martedì 29 marzo 2011

Una mattinata alternativa

Stamattina, la piccola scolara, causa congiuntivite, non è andata a scuola.
Nonostante ciò alle 8:30 era già pronta ad uscire per un tranquillo giro nei dintorni al fine di:
- lasciare i quaderni a scuola per non restare indietro col programma o con i compiti;
- passare dalla farmacia per il collirio;
- sbrigare delle commissioni per papino.
Alle 8:45 avevamo già sbrigato tutto e stavamo per recarci presso la vicina area giochi per fare qualche giro in altalena  prima di rincasare
MA
proprio in quel momento davanti a noi si ferma l'autobus (per la cronaca eravamo in prossimità della fermata ;D ) ed io non ho saputo resistere!!! Senza pensarci due volte ci siamo salite sopra e ci siamo recate alla biblioteca comunale (premessa: qualche giorno prima la piccola scolara aveva chiesto, durante la visione di un cartoon i cui protagonisti si erano recati nel suddetto luogo, "mamma, ma le biblioteche esistono veramente?" in quel momento mi sono resa conto di dare per scontate molte cose che per lei sono invece scoperte e mi sono ripromessa di rimediare). Trenta minuti dopo avevamo raggiunto il nostro obiettivo; dopo aver diligentemente compilato ciascuna la propria scheda di ingresso ci siamo recate presso "l'area di lettura e consultazione bambini e ragazzi " dove per un'intera ora abbiamo sfogliato libri sotto lo sguardo attento e divertito della bibliotecaria.
A questo punto abbiamo preso il primo autobus di passaggio e siamo scese in prossimità del Mac - si lo so lo so non è sano per merenda mangiare patatine fritte e nuggets ma ogni tanto...del resto si sa è l'eccezione che conferma la regola.
Terminato lo spuntino ci siamo spostate (100mt circa) alla stazione ferroviaria dove ad attenderci sul binario 3 c'era il treno che da lì a 10 min. sarebbe partito alla volta di casa nostra (e poi c'è chi parla male dei mezzi di trasporto pubblici ). Sul treno un cortese controllore (o capotreno?!?!) ha fatto visitare la cabina di guida alla piccola turista estasiata che ha anche potuto far fischiare il treno in prossimità della stazione di arrivo.
Quindi, abbiamo ripreso il programma da dove l'avevamo interrotto: altalene e rientro a casa (con breve sosta a scuola per recuperare i quaderni con i compiti per domani!!).
Prossima tappa?
Il Planetario, naturalmente!!

giovedì 24 marzo 2011

CIAMBOTTA

Qualche giorno fa si commentava con Caris nel suo post sulla ciambotta e la ciaurella su quante varianti può avere uno stesso piatto, in quell'occasione mi sono riproposta di ritrovare e di pubblicare anche quella tratta dal mio libricino di ricette di cucina calabrese giusto per mettere altra carne sul fuoco .... anche se in realtà si tratta di verdure in padella ;D..


Da " cucina CALABRESE" (Brancato Editore)

ANTIPASTI E RUSTICHERIE

Tempo di preparazione e cottura 40 min.

Ingredienti per 6 persone:
2 melenzane
2 peperoni
2 patate
2 pomodori
2 coste di sedano
1 cipolla
50 gr di olive verdi snocciolate
olio extravergine di oliva
peperoncino
sale
Sbucciate le melanzane e le patate, lavate i peperoni e puliteli internamente, quindi tagliate il tutto a pezzetti. Pelate i pomodori, privateli dei semi e tritateli. Fate appassire la cipolla a fettine con abbondante olio d'oliva, unite le melanzane, le patate, i peperoni ed i pomodori. Fate soffriggere le verdure per qualche minuto , aggiungete il sedano tagliato a tocchetti e le olive, salate, pepate e fate cuocere lentamente mescolando spesso. Potete servire la ciambotta sia calda che fredda.  
Buon appetito!!!

lunedì 21 marzo 2011

Benvenuta primavera!!!

Ed eccoci al primo giorno di primavera 2011, la giornata, metereologicamente parlando, non è stata particolarmente primaverile, ma dal punto di vista del "vissuto" è stata proprio in tema visto che abbiamo trascorso il pomeriggio in campagna da nonna Rosa tra gattini e coniglietti appena nati, tra giunchiglie, campanelle, aranci e limoni, insomma una full-immersion  nella natura, niente di meglio per esorcizzare la negatività del momento storico mondiale (anche se condivido quello che ho letto -non ricordo dove-: "questo non è un momento storico è solo un momento triste"); purtroppo non avevamo con noi la macchina fotografica, per cui non abbiamo testimonianze fotografiche di cotanto tripudio :(
E vabbè vuol dire che in attesa di rimediare ci accontenteremo di questo fiore "nonconventional".


            Note: Per semplificare l'operazione si può creare un fiore a 4 petali anzicché a 6 (più adatto anche alla lunghezza dei palloncini normalmente in commercio e più facile da modellare anche per chi ha poca manualità), basta "dividere" il palloncino a metà anzicché in tre parti.

Dedidicato a: Vorrei dedicare o meglio trasmettere il pensiero positivo legato a questa giornata alla mia carissima amica Laura con l'augurio che la sua speranza -che è anche quella di tante tantissime persone- si concretizzi al più presto.

sabato 19 marzo 2011

CARNE DEI PASTORI

 Trovo davvero simpatica e originale l'iniziativa di Ornella del blog di ammodomio, quindi perchè non partecipare??!!??
Il nome che darei alla scultura è "Abele" per me il soggetto è proprio lui  uno dei figli di Adamo ed Eva, saranno quei piedi scalzi, saranno le braccia che sembrano stiracchiarsi in un momento di noia/stanchezza durante una giornata al pascolo (certo la panca è un pò anacronistica ma non si può avere tutto ;D ) sarà quell'aria rustica e ancestrale, sarà che ho le visioni ;D, insomma sarà quel che sarà l'abbinamento culinario in questo caso mi sembra obbligato!!


Recipe number one
http://ammodomio.blogspot.com/2011/03/carvin-in-kitchen-la-prima-ricetta.html





Da "cucina CALABRESE" (Brancati Editore)

Carne a ra picurara
Ingredienti per 6 persone:
500 gr di polpa di maiale in un'unico pezzo
350 gr di pecorino fresco
2 cipolle
3 spicchi d'aglio
1/2 lt d'olio extravergine d'oliva
sale
pepe

Strofinate abbondantemente la carne con gli spicchi d'aglio. Spolveratela di sale e pepe, mettetela in una pirofila e ricopritela con l'olio: lasciatela marinare per 2h, girandola spesso. Trascorso il tempo indicato cuocetela nello stesso olio, su fuoco medio per circa 50 minuti, a recipiente coperto girandola di tanto in tanto. Quando la carne sarà quasi pronta mettete in superficie le cipolle, sbucciate e tagliate a fette piuttosto grosse, e il pecorino a scaglie: terminate la cottura in  forno a 200°C per 5 minuti. Il formaggio non dovrà fondere del tutto. Servite subito.


MOSTARDA D'UVA

Fonte: La cucina di Calycantus

1lt di mosto
70 gr di amido (oppure 100 gr di farina)
50 gr di zucchero
15 gr di cacao (io l'ho aumentato a 21gr/lt)


Versione "riadattata" per chi (come me) non disponesse del mosto già pronto:

Uva (se uva fragola è l'ideale altrimenti quello che passa il convento ;D ) 1,5 Kg

Dividere gli acini dal raspo, metterli in una pentola senza acqua nè altri liquidi e far bollire finché non diventano morbidi e cominciano a sfaldarsi.
Passare al passaverdura. Rimettere il succo così ottenuto sul fuoco e far ridurre. Togliere dal fuoco e lasciare intiepidire; pesare il liquido ottenuto (dovrebbe essere circa la metà del peso degli acini a "crudo") aggiungere zucchero, cacao e amido nelle proporzioni sopra indicate, rimettere sul fuoco e far addensare (tipo crema pasticcera) - io per evitare che si formino grumi metto le "polveri" dentro il bicchiere del mixer e le sciolgo con poco mosto tiepido e poi lo aggiungo al resto del mosto bollente dentro la pentola e mescolo a fiamma dolce finché non si addensa.
Quando la mostarda si è intiepidita si può aggiungere frutta secca tritata (nocciole, mandorle, pinoli, ecc), quindi si versa dentro un piatto da portata  (o delle singole ciotoline se si vogliono fare delle monoporzioni) e si lascia raffreddare.
Sono un pò fuori stagione? Lo so,  ma, avendo a suo tempo congelato del succo d'uva oggi per la festa del papà abbiamo potuto preparare, oltre al nostro cavallo di battaglia, anche questo delizioso dessert.

TANTI AUGURI AL NOSTRO PAPINO
E
A TUTTI I PAPA' DEL MONDO!!

mercoledì 16 marzo 2011

Fantasylandia

PIGNATTA

Lo scorso anno, improvvisandomi un pò Muchacha (fatto? Fatto!! ;D), ho "costruito" una pignatta per il compleanno della mia piccola. Il risultato, dal punto di vista estetico non è stato male, dal punto di vista "funzionale" ha lasciato un pò a desiderare (non ne voleva sapere di rompersi manco per niente) per fortuna la festeggiata era bendata e abbiamo potuto darle "un'aiutino" :)
Quest'anno ho deciso di studiare anzicché improvvisare, staremo a vedere...tempo per sperimentare ce n'è.
La "ricetta" è tratta dall'inserto sulla cartapesta di Brava Casa. 
Occorrente:
Un palloncino di medie dimensioni
Carta di giornale
Colla vinilica

Gonfiare il palloncino, strappare striscioline di carta di giornale seguendo il senso della fibra e metterle a bagno in una scodellina di acqua tiepida. Diluire 8 cucchiai di vinavil con 2 cucchiai di acqua e scioglierlo bene. Iniziare a stendere strati di carta e colla alternando il senso delle strisce. In due tempi mettere più strati di carta. Una volta ben essicato (2 o 3 giorni) togliere il palloncino e procedere alla decorazione dell'intera superficie. Lasciar asciugare.

Hello Kitty pignatta maggio 2010






CARTAPESTA

Da "Le pagini utili di BravaCasa"

LA CARTA
Tutte le carte possono essere adatte per realizzare oggetti in cartapesta, l'importante è sapere con che tipo di materia stiamo lavorando. Di norma, comunque, è meglio utilizzare carte povere di colla, come in genere la carta di giornale, riciclata, il cartone da imaballaggio. Una delle poche regole della cartapesta riguarda proprio la carta: sia che si utilizzi la pasta di carta macerata, sia che la si applichi a strati, non va mai tagliata, ma strappata seguendo il senso della fibra. La carta ha infatti un "verso" che si scopre attraverso la prova dello strappo. Quando ci si accinge a tagliare la carta basta farlo prima in verticale e poi in orizzontale: la parte che si straccerà più facilmente è quella che segue il senso della fibra.
GIORNALE
E' la carta in assoluto quella più adatta, poiché è quella che assorbe meglio la colla, prende bene le forme sulle quali si appoggia e non fa spessore.
CARTONE DA IMBALLAGGIO
Più che altro serve per ritagliare le strutture da ricoprire poi di carta di giornale. E' adattissimo alla cartapesta perchè assorbe la colla molto bene e, sopratutto, perché è economico.
CARTA DA PACCHI
Di solito se si tratta del tipo pesante è molto apprettata, va perciò tenuta a bagno più a lungo.
CARTA GIALLA (o carta di granoturco)
E' un'ottima qualità per la cartapesta a strati. Infatti fa molto più spessore della carta di giornale e assorbe molto bene la colla. Se troppo inumidita però a volte tende a sbriciolarsi.
CARTE RICICLATE
Si trovano nei negozi specializzati in imballaggi e ne esistono di tutti i colori. Sono in genere piuttosto ruvide, con molte fibre naturali mescolate alla pasta. Povere di appretto si macerano e si applicano bene a strati. A dispetto del nome, però, sono in genere piuttosto costose.
CARTE VELINE
La carta velina è piuttosto ricca di appretto ma essendo di grammatura leggerissima, si adatta molto bene ad essere bagnata, crespata o stesa. Bagnando con la colla quella colorata il colore si scioglie creando effetti interessanti sulle superfici che non necessitano di essere ulteriormente dipinte.

COLLA VINILICA O VINAVIL
Va utilizzata leggermente diluita e ben sciolta, che cioè non formi grumi. E' ottima per la cartapesta a strati e indispensabile per una buona riuscita di quella a impasto.

COLLA IN POLVERE PER PARATI
Serve, mescolata in piccole quantità, nell'impasto della carta macerata, opure spalmata tra strato e strato nella carta sovrapposta.

GESSO IN POLVERE
Si trova in tutti i colorifici ed è economicissimo. Si usa in piccole quantità e si unisce all'impasto della cartapesta. Serve per rendere la pasta più solida. Non si deve esagerare nelle quantità altrimenti la materia, una volta asciutta può diventare troppo fragile e pesante.



PASTA AL SALE

Da "Le pagine utili di Brava Casa"

PASTA AL SALE
Ingredienti indispensabili sono:
  • farina di grano tenero tipo 00
  • sale da cucina ridotto molto fine con un polverizzatore da caffè
  • acqua a temperatura ambiente
All'impasto possono essere aggiunti, per migliorarne la malleabilità e la durezza a pezzo finito: colla da parati in polvere; glicerina e oli alimentari in piccole quantità. Si possono ottenere effetti speciali usando altri tipi di farina (es. integrale, di segale) e addizionando alla pasta spezie e coloranti naturali (es. cacao; cannella; caffè liofilizzato; zafferano, curry, paprica)

Questa è la ricetta per un buon impasto:
  • 200 gr di sale fino;
  • 200 gr di farina tipo 00
  • 125 ml di acqua
Oppure, senza usare la bilancia:
  • una tazza di sale fino;
  • 2 tazze di farina;
  • mezza tazza di acqua.

Miscelare farina e sale in una capace terrina e, dopo  aver aggiunto l'acqua, iniziare a impastare energicamente, sino ad ottenere una massa omogenea ed elastica. Più l'impasto sarà lavorato e migliore sarà la resa; anche un breve tempo di riposo ne migliorerà la qualità. Una volta preparato, l'impasto si conserverà anche per una settimana, se mantenuto al fresco (ma non in frigorifero) avvolto in pellicola da cucina.
Si modella direttamente sulla placca da forno se si intende cuocere il pezzo, oppure su alluminio da cucina, ricordandosi di toglierlo appena possibile perché impedisce l'essiccazione. I pezzi di composizioni vanno assemblati subito tra loro inumidendoli, se necessario, con un pennello intriso d'acqua.
IMPORTANTE: se durante l'uso l'impasto tendesse a seccarsi o a screpolarsi basterà manipolarlo a mani umide e tornerà elastico; un pò di farina correggerà invece una pasta molliccia.
NOTA PERSONALE: Se si utilizza la pasta al sale come attività durante una festa è utile essere provvisti di una tovaglia di plastica da stendere a terra sia come base su cui giocare sia per proteggere pavimento e/o tappetti; inoltre è comoda nel caso si presenti la necessità di cambiare velocemente "scenario": si raccoglie la tovaglia con tutto il materiale dentro (pasta al sale, formine e quant'altro) e si ripulisce poi con calma a festa finita.

CUOCERE ED ESSICCARE
I pezzi colorati in pasta vanno solo essiccati naturalmente, il forno ne altererebbe i colori; cuocere in forno richiede continua attenzione e poca fretta: i pezzi vanno cotti inizialmente a bassa temperatura (70-80°C) per 30 minuti abbondanti, quindi occorre passare a temperature sempre più alte (90-100°C) arrivando a 120-150°C per una coloritura media fino a 180°C per ottenere la tonalità  dorata del pane, il tutto per almeno un paio di ore. Determinante sarà l'esperienza personale e, sopratutto la conoscenza del proprio forno.

RIFINIRE E LUCIDARE
Al pezzo finito e ben asciutto vanno tolte tutte le piccole imperfezioni con della carta smerigliata. Il pezzo perfettamente liscio deve essere trattato con una vernice protettiva lucida, oppure opaca, secondo i gusti personali. E' importante che ogni lavoro sia protetto anche sul retro, sopratutto se verrà appeso per evitare spiacevoli sorprese e irrimediabili rotture dovute all'umidità.
  

mercoledì 9 marzo 2011

PRINCIPESSA 2011

ELEGANTE....


.....SPORTIVA......

.....MONDANA

LA PASTA DI MAIS

Copio passo passo da una fotocopia in mio possesso (non ricordo da dove sia stata estrapolata):

La pasta al mais è un composto a base di maizena (=farina di mais), colla vinilica e vaselina che permette di realizzare oggetti molto raffinati simili alla porcellana. Grazie alla sua elasticità e malleabilità la pasta al mais permette di realizzare infiniti soggetti.
Occorrente
1 tazza da tè di maizena
1 tazza da tè di colla vinilica
1 cucchiaio di olio di vaselina
1/2 cucchiaio di succo di limone o di profumo (essenza di lavanda; acqua di rose; ecc.) che serve per togliere l'odore acre della colla.
Versate in un tegamino antiaderente tutti gli ingredienti secondo il seguente ordine: maizena, colla vinilica, olio di vaselina, succo di limone.
Amalgamate bene gli ingredienti mescolandoli con un cucchiaio di legno. Ponete sul fuoco a fiamma molto bassa e cuocete per circa 3 minuti.
Manipolate quindi la pasta dopo esservi infarinate le mani con amido di mais, fino a completo raffreddamento. La massa ottenuta dovrà avere una buona consistenza ed essere candida trasparente e senza grumi; qualora la pasta non si staccasse completamente dalle dita, ungetevi le mani con crema idratante ma non grassa.
La pasta lavorata posta in un sacchetto di nylon potrà durare parecchi giorni (anche 1 mese); consigliamo tuttavia di prepararla di volta in volta nella quantità necessaria per ottenere un risultato migliore.
Gli oggetti costruiti con la pasta al mais non avranno bisogno di ulteriore cottura, basteranno aria sole o un luogo asciutto e ben areato

Note personali:
Cominciare con piccole quantità per "impadronirsi" della tecnica di preparazione - anche se, nonostante la mia limitata manualità, la realizzazione della ricetta è stata abbastanza semplice anche per me ;P
Per questioni di praticità meglio usare come unità di misura un bicchiere di plastica o un vasetto dello yogurt.
Nei giochi di animazione la pasta al mais può essere, anche se più costosa, un'ottima sostituta della pasta di sale -sicuramente sporca di meno e rende di più, o quanto meno per la mia esperienza con la pasta al sale...forse sbaglio qualcosa nella preparazione e di conseguenza nella consistenza :(

lunedì 7 marzo 2011

IMPARA L'ARTE E....

......  continua ad esercitarti!! Sopratutto se si tratta di palloncini modellabili; essenzialmente si tratta di imparare i  "nodi" base e le torsioni dopodicché diventa tutto un "gioco" di manualità e fantasia.
Ed è proprio per non dimenticare quello che ho imparato e per continuare a migliorarmi che ho pensato di creare nel blog l'angolo art balloons dove raggruppare i video che ho "studiato" e quelli da "studiare". 
Cominciamo con la sciabola da pirata, carnevale non è del tutto finito e può tornare utile ;D


sabato 5 marzo 2011

Biscotti con gocce di cioccolato

Ancora una ricetta di biscotti, davvero buonissimi, stavolta dal blog Anice&Cannella:
Chocolate chip cookies
160 gr di burro pomata (= lasciato almeno 30 min. fuori dal frigo così da avere una consistenza morbida)
160 gr di zucchero
370 gr di farina 00
200 gr di gocce di cioccolato fondente ( o al latte o bianco o un mix  e/o nocciole tritate non troppo finemente)
1 uovo + 1 tuorlo
5 gr di lievito per dolci
2 gr di bicarbonato
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di essenza vaniglia (io uso la buccia essiccata e finemente tritata di arancia e limone)

Nell'impastatore (o in una ciotola capiente con l'aiuto di una spatola) lavorare il burro con lo zucchero e il pizzico di sale fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Aggiungere l'uovo,  il tuorlo,  la vaniglia e continuare a lavorare per amalgamare il tutto.
Aggiungere la farina precedentemente setacciata con il lievito e il bicarbonato, lavorare poco e quasi immediatamente aggiungere le gocce di cioccolato, in questo modo non si farà fatica a distribuirle bene nell'impasto. Lavorare ancora un poco finché gli ingredienti saranno ben amalgamati tra loro.
Formare con l'impasto dei "salamini" più o meno grandi  in base alla dimensione che si vuole dare ai biscotti.
Avvolgere ben stretti, singolarmente, nella carta forno. Far riposare in frigo 30 minuti (oppure si può preparare l'impasto la sera prima e  infornare il giorno dopo, o anche si può fare dell'impasto in più preparando così dei "salamini" da congelare e infornare all'occorrenza).

Trascorso il tempo di riposo, scartare l'impasto affettare  (circa dello spessore di 1cm - io mi regolo con un dito ;D )

Disporre su una placca da forno rivestita con l'apposita carta, infornare a 180°C per 10/12 min o comunque fino a moderata colorazione (dipende dallo spessore e dal forno).
Lasciar raffreddare a temperatura ambiente (appena sfornati sono morbidi per via della quantità di burro quindi non toccare).
Si possono conservare in un contenitore ben chiuso, sempre se ne avanzano ;D

Per informazioni e passaggi più dettagliati meglio fare un salto da Paoletta io come al solito ho preso qualche scorciatoia  :P





mercoledì 2 marzo 2011

TROVA LA COPPIA (MEMORY)

A settembre dello scorso anno spinta dalla voglia di fare qualcosa di "nuovo" ho frequentato un corso di animazione di eventi per bambini suddiviso in 8 ore di teoria e 32 di pratica.
Ho anche fatto per un certo periodo l'animatrice riscuotendo, con sommo piacere per il mio ego, l'approvazione sia dei bambini che dei genitori.
Quindi ho pensato - nonostante le raccomandazioni da parte della dottoressa (pedagogista e animatrice) che ha diretto la parte teorica del corso, nonché da parte della ragazza (sorella della sucitata dottoressa e pagliaccio di professione presso e per il centro della stessa)  con cui ho svolto il mio tirocinio, di custodire "gelosamente" i loro insegnamenti (e capirai con questa loro filosofia ho imparato più da internet che dal corso!!!) - di mettere a disposizione di chi ne avesse bisogno e a promemoria di me medesima i trucchi del mestiere ;P
Partiamo dai giochi:
tra i giochi  più richiesti il memory anche se io l'ho ribattezzato trova la coppia visto che a differenza del memory vero e proprio che prevede una prima, seppur breve, visione d'insieme delle immagini, in questo si parte "al buio" quindi la prima parte è puramente di fortuna poi subentra la memoria.
I bambini possono essere suddivisi a squadre o giocare singolarmente.
Occorrente:
-2 fogli di cartoncino
-15 (minimo) coppie di immagini (in base all'età dei partecipanti possono essere: personaggi dei cartoon;          personaggi di serie TV esempio il mondo di Patty, hight school musical, ecc; cantanti ; calciatori; ecc; o anche un mix di tutto questo) Io ho usato per uno le carte di scale40 con i personaggi dei Luney Toons in omaggio tanto tempo fa con le merendine, per un altro le carte di Dragon Balls in omaggio, anche questi tempo fa, con i succhi di frutta.
-velcro adesivo

Sul primo foglio di cartoncino si incollano le coppie scelte (naturalmente dopo averle mescolate) dal secondo foglio si ricavano le finestrelle che andranno numerate e serviranno a nascondere le immagini. Applicare quindi il velcro una parte (quella liscia) sul cartoncino e una parte (quella "aggrappante"...Come si chiamerà in realtà??!!??) sulla finestrella.
I bambini a turno chiameranno due numeri per volta cercando di ritrovare la coppia.
Chi indovina avrà in custodia fino alla fine del gioco le finestrelle che fungeranno così anche da segnapunti.

  


Note: io ho usato 10 coppie ma in base all'esperienza direi che il numero ottimale è di almeno 32 finestrelle.
Buon divertimento e alla prossima puntata ;D