SempliceMente Lu

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sabato 24 novembre 2012

Maccheroni col ferretto

Sono sposata col Papino da ormai 13 anni ma devo dire (e con piacere) che non smetterà mai di stupirmi, in campo culinario ad esempio ultima (ma solo in ordine cronologico) la scoperta della sua innata capacità a fare i maccheroni col ferretto un formato di pasta tipico della nostra regione (la Calabria ....se non si fosse ancora capito ;p)
Per chi volesse cimentarsi nell'impresa ecco la ricetta:

500 gr semola rimacinata
250 gr circa di acqua (aggiungerla un pò alla volta perchè il quantitativo dipende molto dalla capacità di assorbimento della semola; l'impasto deve risultare sodo ma mantenere una buona elasticità utile nella fase di formatura... almeno per quanto mi riguarda... il Papino inutile dirlo fa dei maccheroni perfetti anche le volte in cui sbaglio la consistenza dell'impasto, esagerata?? Chiedetelo alla mia amica gingolotta che ha assistito "live" dando, assieme alla famiglia,  il suo contributo ;p)

Impastare bene semola ed acqua fino ad ottenere una pasta soda. Farla riposare circa 15 min. dopo di che procedere a dar forma ai nostri maccheroni:
Prendere la  pasta un pò per volta (il resto lasciarla coperta altrimenti si asciuga) formare un cordoncino e tagliarlo a tocchetti di circa 3-4 cm;  con l'aiuto di un ferretto (i nostri sono degli spiedini da involtino a sezione tonda a cui hanno gentilmente tolto punta e "testa", c'è chi usa dei ferri da calza, chi i ferri ricavati da vecchi ombrelli, insomma spazio all'arte di arrangiarsi con quello che si trova a disposizione) dare la forma:
Poggiare il ferretto sopra il tocchetto di pasta, premere leggermente e stendere col palmo della mano in modo da allungare la pasta avvolgendola attorno al ferretto; e fin qui tutto ok






Ora viene il bello:  sfilare il maccherone che si è formato senza rovinarlo (una buona consistenza dell'impasto di base aiuta molto in questa fase, altrimenti basta avere una predisposizione innata come il Papino di cui sopra).

Continuare in questo modo fino all'esaurimento dell'impasto (di solito io continuo fino al mio di esaurimento ... poi cedo le armi all'esperto ;p)
Cuocere in abbondante acqua salata (7-8 min.circa)


Condire a piacere ( io li preferisco col ragu' "classico"* la tradizione calabrese vorrebbe il ragù di capra)



*classico per noi è il ragù del Papino di cui un giorno vi racconterò :D

venerdì 23 novembre 2012

I biscotti della signora Caterina: Papassini

Ancora biscotti, ancora una ricetta della signora Caterina , questa volta tipici algheresi

I Papassini:

Per i biscotti
1 kg farina 0
500 gr semola rimacinata
650 gr zucchero
700 gr strutto a temperatura ambiente (se si tiene fuori dal frigo già dalla sera prima è meglio)
2 uova (medio - piccole)
400 gr di latte
1 bustina vanillina
40 gr ammoniaca x dolci
4 arance (solo la buccia grattuggiata)
8 gr di anice stellato in polvere
1 fialetta di aroma di arancia
750 gr di mandorle
1 pizzico di sale.

Per la glassa:
65 gr acqua
1 albume (se le uova sono piccole anche 2)
250gr di zucchero

La sera prima preparare le mandorle: spellarle, tritarle grossolanamente, e tostarle bene in forno).

Il giorno dopo:
In una ciotola setacciare le farine (ad Alghero la signora usa un solo tipo di farina: il semolato che qui non ha trovato e lo ha "ricreato" unendo questi due tipi di farine), aggiungere lo zucchero, lo strutto, le uova, la vanillina, l'anice, la buccia e l'aroma delle arance, il sale.
In una tazza capiente far scaldare molto bene il latte senza però farlo bollire, aggiungere l'ammoniaca mescolare bene e versare sugli altri ingredienti.
Iniziare ad impastare


Aggiungere le mandorle un pò per volta sempre impastando in modo da distribuirle uniformemente su tutto l'impasto.


Dopo aver amalgamato bene tutti gli ingredienti, stendere l'impasto un pò per volta col mattarello a circa 1/2 cm di spessore tagliare a strisce e poi da ciascuna striscia ricavare dei rombi


Sistemare sulle teglie coperte di carta forno
Infornare in forno caldo 180° ventilato per 6-8 minuti  (devono risultare ben dorati)


Preparare la glassa:

Montare l'albume a neve 
In un pentolino mettere (a fiamma dolce) l'acqua e lo zucchero portare a bollore e sempre mescolando lasciare bollire 2-3 minuti.
Versare a filo  lo sciroppo così ottenuto sull'albume montanto e continuare a montare con le fruste. Aggiungere (sempre montando) 1/2 bicchierino di succo di limone e a piacere un pò di anetolo (noi non ce l'avevemo...già abbiamo fatto i salti mortali per trovare l'anice stellato) continuare a lavorare fino ad ottenere una glassa bianca e lucida.
Usare detta glassa per "abbellire" i biscotti si possono anche arricchire con  i "diavolini" colorati o altro che ci si ritova in casa. 

Glassare e infornare nuovamente funzione grill finché la glassa non si sarà asciugata completamente (toccandola con il  dito non "crolla" ma risulta ben dura)
 Note: glassate un pò per volta in modo da infornare subito i biscotti glassati altrimenti la glassa si opacizza leggermente



Per chi volesse evitare la fase di glassatura può passare i rombi appena tagliati nello zucchero semolato, poi disporli sulla teglia e informarli.

Sono buonissimi in entrambe le versioni ;p

giovedì 22 novembre 2012

I biscotti della signora Caterina: Gli amaretti

Vi ricordate della signora Caterina ?? Ebbene a settembre  ho avuto il piacere di passare del tempo con lei, che,  gentilissima come sempre  ha condiviso con me qualcun'altra delle sue ricette.
 La ricetta degli amaretti è molto simile a quella dei pasticcini alle mandorle l'unica variente è che vengono eliminati i liquori e sostituiti dalle mandorle amare.

Gli amaretti (ricetta della sig.ra Caterina)

1 kg di mandorle "dolci" (quelle che si trovano comunemente in commercio)
500 gr di mandorle amare (io le ho ridotte a 100 gr sia per la difficoltà nel trovare detto prodotto sia perché
                                         hanno un sapore molto forte che caratterizza parecchio)
la buccia di 4/6 limoni  dipende dalla grandezza (ma chi ama il profumo del limone può tranquillamente
                                                                          abbondare)
1,5 Kg di zucchero (come si può notare corrispondono al totale delle mandorle per cui se si riduce la quantità delle mandorle amare ridurre anche lo zucchero).
 14 albumi ( circa, controllare la consistenza che deve essere piuttosto morbida, spero si capisca dalle foto 
                per quanto pessime) 

La sera prima
Lavare le mandorle e lasciarle in ammollo 10/15 min. Scolare, asciugare e tritare finemente (la signora usa il tritacarne, io ho usato il mixer) insieme alla buccia dei limoni. Aggiungere lo zucchero e continuare a frullare per amalgamare bene il tutto. Mettere il composto così ottenuto in una ciotola capiente aggiungere gli albumi poco per volta per potersi regolare con la consistenza (deve essere "umido" e morbido - a me ricorda un pò la consistenza della mela grattuggiata) e impastare (come per fare le polpette). Coprire e lasciar riposare tutta la notte.

Il mattino dopo
Verificare la consistenza, se necessario aggiungere dell'altro albume.
A questo punto si può procedere in due modi:
  1. Con l'aiuto della sac a poche col beccuccio liscio e grande
  2. A mano: si formano delle "polpette" che si passano, schiacciando leggermente, nello zucchero semolato. 
Sia nel primo che nel secondo caso poggiarle direttamente sulle teglie ricoperte di carta forno.


Infornare in forno caldo a 160°c ventilato per 20 min circa (non devono scurirsi ma colorarsi leggermente)




Vi consiglio di provarli sono buonissimi... e se volete qualche idea per consumare i tuorli avanzati prossimamente vi darò due ricette (stavolta non di dolci ma di liquori sempre "tratti" dalla stessa fonte ;p )

martedì 6 novembre 2012

I RIMEDI DELLA NONNA

Contro l'ACNE:

grattuggiare una patata ed applicarla sulla parte interessata, lasciare agire qualche minuto, quindi, risciacquare.

Questo consiglio ci è stato gentilmente elargito da nonna Giù domenica u.s. sembra che sia stato utilizzato con successo da lei medesima ancora infante, tramandato al Papino adolescente e ora trasmesso alla nipote "8enne" che a detta del pediatra soffre di acne giovanile o_O (oltre alle mezze stagioni stiamo perdendo pure le età di riferimento!!!!) 

Dopo soli due giorni di applicazione (e, per un lasso di tempo irrisorio visto che la fanciulla tollera mal volentieri detto frullato spalmato in fronte) devo riconoscere che già stiamo notando qualche risultato, cosa non avvenuta dopo un mese di cura con un intruglio medicamentoso e costoserrimo (17,90 euri) prescritto dal pediatra di cui sopra.

Provare per credere.... anche perché come dice la nonna "Se bene non fa,  male neanche" (certo salvo casi conclamati di allergie alle patate ;p)