Vi ricordate della signora Caterina ?? Ebbene a settembre ho avuto il piacere di passare del tempo con lei, che, gentilissima come sempre ha condiviso con me qualcun'altra delle sue ricette.
La ricetta degli amaretti è molto simile a quella dei pasticcini alle mandorle l'unica variente è che vengono eliminati i liquori e sostituiti dalle mandorle amare.
Gli amaretti (ricetta della sig.ra Caterina)
1 kg di mandorle "dolci" (quelle che si trovano comunemente in commercio)
500 gr di mandorle amare (io le ho ridotte a 100 gr sia per la difficoltà nel trovare detto prodotto sia perché
hanno un sapore molto forte che caratterizza parecchio)
la buccia di 4/6 limoni dipende dalla grandezza (ma chi ama il profumo del limone può tranquillamente
abbondare)
1,5 Kg di zucchero (come si può notare corrispondono al totale delle mandorle per cui se si riduce la quantità delle mandorle amare ridurre anche lo zucchero).
14 albumi ( circa, controllare la consistenza che deve essere piuttosto morbida, spero si capisca dalle foto
per quanto pessime)
La sera prima
Lavare le mandorle e lasciarle in ammollo 10/15 min. Scolare, asciugare e tritare finemente (la signora usa il tritacarne, io ho usato il mixer) insieme alla buccia dei limoni. Aggiungere lo zucchero e continuare a frullare per amalgamare bene il tutto. Mettere il composto così ottenuto in una ciotola capiente aggiungere gli albumi poco per volta per potersi regolare con la consistenza (deve essere "umido" e morbido - a me ricorda un pò la consistenza della mela grattuggiata) e impastare (come per fare le polpette). Coprire e lasciar riposare tutta la notte.
Il mattino dopo
Verificare la consistenza, se necessario aggiungere dell'altro albume.
A questo punto si può procedere in due modi:
- Con l'aiuto della sac a poche col beccuccio liscio e grande
- A mano: si formano delle "polpette" che si passano, schiacciando leggermente, nello zucchero semolato.
Sia nel primo che nel secondo caso poggiarle direttamente sulle teglie ricoperte di carta forno.
Infornare in forno caldo a 160°c ventilato per 20 min circa (non devono scurirsi ma colorarsi leggermente)
Vi consiglio di provarli sono buonissimi... e se volete qualche idea per consumare i tuorli avanzati prossimamente vi darò due ricette (stavolta non di dolci ma di liquori sempre "tratti" dalla stessa fonte ;p )
cara lucia, avevo lasciato un commento anche ieri ma non c'è più! oh, io e internet in questo periodo non andiamo troppo d'accordo! volevo ringraziarti di cuore per il tuo incoraggiamento e dirti che il tuo blog è troppo carino! un abbraccio.
RispondiEliminaGrazie!!!! Troppo buona!!! Vedrai che presto tu e internet farete pace ;)
RispondiEliminaChe ricetta interessante!!! Praticamente la base in un certo senso è la stessa, ma credo che il risultato sia diverso nel sapore e nell'aspetto, li voglio proprio provare!!! La prossima settimana ti faccio sapere cosa ne è venuto fuori! :-P Tanti bacioni Lucia e le foto vanno bene, la signora caterina sembra simpaticissima! :-D
RispondiEliminaOk non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi. In effetti credo che il riposo notturno aiuti ad amalgamare bene tutti gli ingredienti e il profumo delle scorze di limone è entusiasmante...che ti trovi prova anche i pasticcini alle mandorle c'è il collegamento in questa stessa ricetta, in pratica devi sostituire le mandorle amare con il limoncello e l'alchermes e devi decorare i pasticcini con le mandorle stesse o i canditi... per la serie "na via e 'ddu surbizzi" ;D
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